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"Immaginiamo!"

Come stimolare l'immaginazione nei bambini


I bambini sono “immaginatori” per definizione. Quando giocano riescono a trasformare la realtà in maniera meravigliosa e a comunicare in un modo spesso, e per fortuna, non convenzionale.

L’immaginazione, però, non è una facoltà già data a priori: si può “allenare”.

E, proprio perché il cervello dei piccoli è ancora più plastico di quello adulto, è molto importante favorire un adeguato sviluppo di questa grande risorsa, che si rivelerà molto importante anche da grandi.

 

I vantaggi dell’immaginare

 

L’immaginazione cammina di pari passo con la creatività: immaginare apre la mente, ti pone davanti a soluzioni nuove e non ordinarie, ti fa scorgere possibilità che un pensiero concreto magari non ci fa vedere, rende possibile l’impossibile.

E perchè questo aspetto è così importante? Perché ci permette di essere più flessibili nel pensiero e nell’azione, ci apre all’esplorazione e ci fa approcciare alla vita con maggiore libertà e serenità.

L’immaginazione è molto utile per stimolare l’intelligenza e, soprattutto, per far venire fuori delle intelligenze in particolare: devi sapere che l’intelligenza non è una sola, ne esistono diversi tipi. Essere intelligenti non significa solo sapere risolvere un complesso calcolo matematico, attenzione!

Un signore famoso di nome Gardner ormai molto tempo fa ha parlato, infatti, di intelligenze multiple e, a seguito di diversi studi a riguardo, ne ha individuate ben 7. Oltre alla “solita” intelligenza linguistico-verbale e a quella logico-matematica esistono, infatti, l’intelligenza spaziale, quella sociale, quella introspettiva, quella corporeo-cinestetica e quella musicale.

Se ci pensi, questa è una grande rivoluzione perché toglie finalmente il “primato” a quelle forme di intelligenza standard che noi tutti conosciamo ma, soprattutto, conferisce grande legittimità e riconoscimento a tutte quelle forme di intelligenza ed espressione in apparenza non convenzionali.

Un tempo un bambino che era più bravo, per esempio, ad orientarsi nello spazio o a svolgere compiti di movimento era magari considerato meno intelligente di uno che eccelleva nel linguaggio o nel calcolo: siamo davanti, invece, ad un grande cambiamento di paradigma e dobbiamo tenerne assolutamente conto.

E, per tornare al nostro discorso sull’immaginazione, questo si traduce nel fatto che l’immaginazione può stimolare tutti i tipi di intelligenza, non solo quelli “canonici”.

Altro aspetto importante, l’immaginazione può farci sentire liberi ed efficaci, ci dà un senso di realizzazione perché abbiamo creato un qualcosa, perché abbiamo esplorato territori nuovi, perché ci permette di sentirci “in pace” nel momento in cui viviamo un esperienza di flusso.

Con esperienza di flusso indichiamo tutti quei momenti in cui siamo immersi in un’attività che ci appassiona, e siamo talmente concentrati e assorti nel piacere di quello che stiamo facendo che il tempo vola e non ci accorgiamo quasi di ciò che accade intorno a noi.

Non so se ci hai mai fatto caso, ma quando un bambino gioca, costruisce, esplora, disegna, racconta avviene proprio un’esperienza di flusso: e, se togliamo videogiochi o cose sterili del genere, per fare tutti questi tipi di attività bisogna immaginare, bisogna lasciarsi andare mentre ci si concentra nello stesso tempo.

E’ un po’ come una danza, nella quale magari si seguono dei passi precisi ma, nello stesso tempo, si sente la musica e ci si muove con un senso di libertà e pienezza.

Infine, se il bambino non si sente valutato, giudicato o criticato in quello che fa, la sua immaginazione lo può fare sentire anche “competente” e capace, potenzia un’immagine positiva di sé, gli fa scoprire risorse e qualità che possiede e che consolida, magari, proprio attraverso il gioco e l’immaginazione.

 

Tecniche immaginative per i più piccoli

 

Oltre all’esperienza del gioco in senso lato, ci sono tutta una serie di tecniche più “strutturate” che spesso si usano nel mondo dell’educazione per potenziare tutta una serie di facoltà nei bambini proprio attraverso l’immaginazione.

Sono degli ausili che potresti usare anche tu con i tuoi figli come fosse, appunto, un gioco.

Si può usare l’immaginazione guidata per rilassarsi, ad esempio: far immaginare ai bambini un posto magico dove si possono sentire calmi e al sicuro, oppure farli concentrare sulla respirazione magari immaginando un fascio di luce di un colore che a loro piace che attraversa tutto il corpo portando pace e rilassamento.

Altro uso dell’immaginazione guidata può essere quello per potenziare delle abilità o per favorire maggiore fiducia in se stessi e nelle proprie capacità: per esempio, possiamo immaginare di avere una sorta di alleato interiore (una persona reale o magica, un animale, un simbolo particolare) che ci aiuta a fare bene una data attività, che ci dà dei consigli, che ci insegna come farla al meglio.

Oppure, si possono scegliere delle qualità che il bambino si riconosce, immaginando di trasformarle in immagini da appendere in camera o in personaggi magici che sono sempre a nostra disposizione quando li evochiamo.

Ancora, si può usare l’immaginazione guidata per stimolare i 5 sensi: possiamo fare una sorta di immaginazione multisensoriale, dove magari facciamo focalizzare l’attenzione ora sul tatto, ora sulla vista, ora sull’udito e via dicendo. E, infine, si può giocare con i sensi e l’immaginazione magari ascoltando una musica e invitando i bambini a trasformarla in disegno, o guardare un’immagine e trasformarla in suono e via dicendo.

Esistono diversi spunti per facilitare e guidare questo processo, sia sottoforma di testi utili che come risorse di varia natura in rete.

 

Spunti per stimolare l’immaginazione

 

Oltre le tecniche più strutturate che, magari, richiedono più tempo e organizzazione per essere proposte e usate, qui di seguito ti lascio alcuni spunti utili per il “quotidiano” per potenziare l’immaginazione nei tuoi bambini.

 

1. Dai spazio ad ogni forma espressiva. E' molto importante cercare di proporre delle attività che coinvolgano più canali comunicativi diversi, più sensi, più intelligenze. Ben vengano, quindi, attività che spaziano dalla danza al movimento in genere, che coinvolgono la musica, la manipolazione, la pittura, il disegno, ma anche il giardinaggio e via dicendo.

 

2. Dai potere al bambino, stimolando la sua iniziativa e dandogli un ruolo attivo nell’attività. Cerca, cioè, di dare a tuo figlio la direzione dell’attività. E’ lui che deve sentirsi protagonista attivo del processo immaginativo, che deve iniziare o proporre una data attività.

E’ ovvio che l’avvio spetta a te, ma il punto è non proporre o, peggio, imporre delle attività, ma mettergli davanti magari due scelte o dare degli stimoli partendo da quelle che sono le sue attitudini generali e del momento specifico, ascoltando molto ciò che lui ti dice di fare.

 

3. Usa le costruzioni. E’ stato dimostrato che il gioco delle costruzioni, meglio ancora se libero e non svolto seguendo degli esempi già costituiti, permette moltissimo di mettere in atto la creatività e l’immaginazione perché non c’è un limite alla forme possibili, alla fantasia del creare, alla flessibilità del costruire.

 

4. Porta i tuoi figli a visitare musei, o a partecipare a spettacoli teatrali. Va da sé che molti spunti arrivano proprio dall’andare “nel mondo”. Così come per gli adulti, andare a teatro piuttosto che visitare un museo apre la mente, ti fa riflettere, ti fa uscire da una dimensione “ordinaria” spesso uguale a se stessa e, per questo, stimola l’immaginazione, la fantasia e la creatività. Ormai oggi esistono tutta una serie di proposte, sia teatrali che musicali o museali, adatte ai bambini per cui vale la pena provare!

 

5. Permetti la scelta. Altro aspetto molto importante che potenzia l’efficacia personale e l’immaginazione è proprio la libertà di scelta. Questo, tradotto, può significare chiedere come vuole vestirsi per uscire senza castrare le sue preferenze, fargli scegliere cosa mangiare o, per esempio, provare a fargli sperimentare la creazione di una ricetta in cucina.  

 

6. Stimola l’uso di tutti e 5 i sensi e rendili intercambiabili. Come già detto su, è anche molto importante far fare ai tuoi bambini esperienze sensoriali varie e variegate: manipolare il didò, piuttosto che ascoltare della musica, assaggiare una torta appena sfornata, andare a piedi nudi sull’erba, odorare un fiore e via dicendo.

E, ancora, prova anche ad intercambiare i vari sensi, cioè prova magari a fargli trasformare un odore in immagine, o un’immagine in movimento e via dicendo.

 

7. Usa le storie. La narrazione è un aspetto molto importante per potenziare l’immaginazione: intendo sia narrazione come lettura di storie illustrate, ma anche come invenzione di storie o parti di esse, uso del teatro delle marionette o delle ombre, invenzione di storie a partire da una serie di stimoli immaginativi e via dicendo. Anche in questo caso l’offerta di giochi che vanno in tal senso è molto vasta.

 

8. Favorisci l’espressione emotiva. Se non sei sereno non puoi immaginare o creare: questo significa essere presente per il tuo bambino anche a livello emotivo, permettergli di esprimere le sue emozioni, farlo sentire compreso nei suoi vissuti e sicuro nella relazione che ha con te. Solo così potrà sentirsi libero di esplorare, giocare e immaginare.

 

9. Non giudicare, criticare, valutare. Un aspetto fondamentale per favorire l’immaginazione è proprio il non giudizio. Se mi approccio alle produzioni di mio figlio in ottica valutativa lui si sentirà sotto esame, o se passo il mio tempo a suggerirgli cosa poteva fare meglio o diversamente apprenderà che la sua libertà espressiva non è ok, che c’è un modo “giusto” di fare le cose e che non si può essere liberi.

Questo determinerà una certa paura o esitazione nel lasciarsi andare, ed è possibile che si bloccherà proprio per il timore di sbagliare o deludere qualcuno. Via libera, quindi, a sorriso, divertimento, accettazione e sperimentazione, al di là del risultato.

 

 

Spero che questi spunti ti siano stati utili e aggiungo qui anche qualche dritta ulteriore se vuoi approfondire, sia per la tua riflessione sia come stimolo di gioco da proporre ai tuoi piccoli.

- “Immaginazione guidata con bambini e adolescenti”, di Maureen Murdock.

- “La fabbrica dei colori”, di Hervè Tullet.

- “L’emporio delle storie”, libro di Tracey Corderoy e Tony Neal per Sassi Junior.

- “Immagica”, gioco da tavolo di Olivier Mahy.

- “Il teatrino delle ombre nel mondo delle fiabe”, gioco di Ludattica.

- “L’inventa favole”, gioco in scatola di Lisciani.

- “Scuola di spettacolo con il teatrino”, gioco di Headu.

 

 

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.