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Liber-ando "Passaggi di vita"

Uno sguardo sui libri che aiutano a "liberare" il tuo potenziale


Il libro di cui voglio parlarti in questo post ha quasi 20 anni ma, nonostante tutto, rimane uno strumento molto valido per la riflessione personale.

Tratta un argomento un po’ scomodo per la maggior parte di noi, quello delle crisi e dei passaggi di vita.

Alba Marcoli è una psicologa molto nota per aver scritto dei libri di favole a sfondo psicologico rivolti agli adulti, che trattano diversi temi cruciali per il mondo dell’infanzia e della genitorialità in genere.

Questo libro rappresenta un po’ il coronamento dei sui tre precedenti, riprendendo alcuni dei loro temi principali inquadrandoli dal punto di vista dei passaggi di vita.

Per passaggi di vita possiamo intendere tutti quegli eventi “normali” che vanno a rompere un dato equilibrio e che, per forza di cose, richiedono un nuovo adattamento. Per esempio, il matrimonio o la nascita del primo figlio, l’entrata a scuola del nostro bambino, l’adolescenza, il nido vuoto che ti fa entrare nella mezza età, i lutti, le separazioni.

La cosa che ho più apprezzato nel testo è proprio lo stile che la Marcoli usa per affrontare questi passaggi che, in ogni caso, si presentano spesso e volentieri come delle perdite: non struggimento e nostalgia insanabile, ma una certa “pacificazione” data dalla sua capacità di farci leggere la crisi come opportunità per crescere e non come danno irreparabile.

Una lettura che, per certi versi, definirei “lenta”, che procede a piccoli passi e senza scossoni, ma che lascia senza dubbio un senso di fiducia e rassicurazione. Questo è dovuto anche alla miriade di testimonianze presenti nel testo che arrivano per lo più dal mondo della genitorialità e della famiglia, a cui lei ha dedicato buona parte della sua vita professionale.

Un libro attuale e utile sia per i genitori e le coppie in genere, ma anche per chiunque stia attraversando un periodo di crisi che non gli fa ancora vedere la luce.

 

 

 

3 COSE CHE HO IMPARATO LEGGENDO QUESTO LIBRO

 

 

1. L’importanza del darsi del tempo.

 

Siamo per natura portati a voler eliminare subito lo sconfort dalla nostra vita, e facciamo quindi fatica ad accettare l’incertezza, la confusione, il dolore. Se ho un problema lo devo estirpare subito, risolverlo il prima possibile, superarlo in qualche modo.

Questo libro mi ha trasmetto l’importanza della pazienza e, soprattutto, il fatto che c’è un tempo per ogni cosa e che ogni passaggio di vita, anche il più semplice, ha bisogno di un dato tempo per esplicitarsi. C’è un tempo per la crisi, e un tempo per la sua risoluzione.

Un tempo per vivere lo sconforto dato dal disadattamento, che è necessario e fondamentale proprio per ritrovare un nuovo equilibrio.

 

2. La vita è scandita da passaggi.

 

Una verità apparentemente banale, penserai. Le stagioni si susseguono, il tempo trascorre inesorabile, e tu ti ritrovi a passare dalla culla alla tomba senza nemmeno rendertene conto, o quasi.

Tutta la nostra vita è costellata di passaggi e se, da un lato, questa è la prova del tempo che passa e che ci avvicina sempre di più alla fine, dall’altro è una “danza” che ci rassicura rispetto al cerchio della vita. Questo alternarsi di fasi è la prova vivente che cambiamo e cresciamo, nonostante tutto e anche nonostante le varie crisi che questi passaggi comportano.

Vedere i passaggi come “punti fermi” della nostra vita ci permette, forse, di accettare di più la nostra natura mutevole e precaria, oltre ai nostri momenti di crisi e sconforto.

E, se accetto questi cambiamenti come normali passaggi di vita, riesco anche ad abbracciarli con fiducia e consapevolezza, vedendoli come eventi importanti che scandiscono il nostro tempo su questa terra.  

 

3. La crisi come “ponte” tra un passaggio e l’altro.

 

Spesso vediamo le crisi del vivere quotidiano come delle tragedie più o meno grandi. Leggere questo libro ha riconfermato dentro di me il fatto che la crisi può essere un’opportunità di crescita e miglioramento, se affrontata nel modo giusto.

Capisco che ci sono crisi davvero molto dolorose, dove ti sembra che nulla possa avere più un senso e non vedi la luce in fondo al tunnel: questa crisi però, anche se fai fatica a crederlo, è un “ponte” che ti permette di entrare in un’altra fase della tua vita.

Infatti, se impariamo a leggere le crisi come dei ponti che ci accompagnano nei nostri passaggi di vita, possiamo iniziare a vederle come degli strumenti che, con tutta la sofferenza del caso, ci fanno passare in una nuova dimensione di vita, quindi in ogni caso come delle possibilità di evoluzione.

 

 

  

CITAZIONE PREFERITA

 

“La crisi, dunque, sembra essere il terreno impervio, ma contemporaneamente estremamente fertile, dove si lasciano vecchie risposte per cercarne delle nuove che favoriscano l’adattamento e quindi la prosecuzione della vita in circostanze cambiate”

 

 

 

 

 

 

Un caldo benvenuto a chi è approdato per caso su questa pagina e a chi ci è arrivato di proposito, insieme ad un grosso arrivederci a chi vorrà tornare a trovarmi.